Si è cominciato con il riaprire i nuclei del piano terra Girasole e Ciclamino e il nucleo Arancio, dove la quasi totalità degli ospiti in questi due mesi ha contratto il Covid. Ad oggi tutti gli ospiti di questi reparti sono negativizzati. Mentre per il nucleo Melo-Iris ci vorranno almeno un paio di settimane ancora perché il nucleo possa essere riaperto, quando tutti gli ospiti positivi si saranno negativizzati.
Con i sanitari sono state condivise una serie di regole e precauzioni per evitare che l’accesso al reparto crei una situazione di rischio per i familiari o gli ospiti. Le visite avranno orari precisi e dureranno al massimo mezz’ora. Si potranno fare con accesso nei seguenti orari: h 10.00 – 10.45 – 15.30 – 16.15 dal lunedì al sabato mattina. Potranno ricevere la visita in reparto al massimo tre ospiti di ogni nucleo per ciascuna fascia oraria. Possono entrare due familiari per ogni ospite se muniti del GREEN PASS previsto per l’accesso alle RSA. Per i familiari che non hanno il green pass resta la possibilità di fare la visita nell’apposita stanza con vetro. Durante la visita si dovrà rimanere nella camera del proprio caro oppure si potrà accompagnare il proprio familiare negli spazi comuni al piano terra, in giardino o all’esterno della struttura per una breve passeggiata.
Nel week end di Pasqua si potranno fare visite il sabato, la domenica e il lunedì di Pasquetta solo al mattino. A partire dalla settimana dopo Pasqua si potranno fare due visite alla settimana per ogni ospite. LE VISITE DEVONO ESSERE PRENOTATE ALL’UFFICIO CORTESIA.
Per i reparti riaperti vengono quindi sospese le videochiamate, mentre si cercherà di offrire il più possibile la possibilità di videochiamate e di contatto al telefono con il proprio caro per i familiari del Nucleo Melo-Iris in tutto il periodo in cui il reparto rimarrà ancora chiuso.
L’emergenza non è certo finita dentro la Residenza, ma dopo le pesanti restrizioni degli ultimi mesi dovute alla consistente crescita dei casi positivi tra gli ospiti e il personale (il 65% degli operatori ha contratto il virus con conseguente periodo di quarantena e assenza dal lavoro), restrizioni che hanno provocato anche qualche momento di comprensibile stanchezza e tensione, è sembrato giusto assumere un rischio calcolato con la riapertura dei reparti ai familiari. Speriamo davvero di non dover ritornare indietro su questa scelta. Per questo sarà importante la collaborazione di tutti nell’organizzazione di questo passaggio.