Lo straordinario aumento dei prezzi delle forniture energetiche si sta riflettendo pesantemente anche sulle Case di riposo. L’Uripa (Unione regionale istituzioni e iniziative pubbliche e private assistenza agli anziani) stima che in un anno (luglio 2022-luglio 2021) i costi dell’energia elettrica nelle Rsa siano quadruplicati e quelli del gas quintuplicat e quindi i gestori per garantire l’equilibrio dei bilanci dovranno, in assenza di interventi economici del Governo, aumentare le rette di 13/14 euro al giorno. Ma sarebbe insostenibile per le famiglie.
Nella nostra Casa di riposo, grazie all’impianto fotovoltaico realizzato sulla copertura della Struttura e alla intraprendenza del nostro gestore che aderisce ad un consorzio di acquisto dell’energia, la situazione è meno drammatica e i costi energetici sono “solo” (si fa per dire) raddoppiati per l’energia elettrica e triplicati per il gas, ma in assenza di misure urgenti da parte del Governo il rischio di un aumento sia pure più contenuto delle rette è all’orizzonte.
Per evitarlo la nostra Presidente, l’avv. Simonetta Rubinato, ha nei giorni scorsi contattato il Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà illustrandogli le difficoltà del settore e chiedendogli che il Governo assuma interventi urgenti e improcrastinabili in sede di conversione del decreto legge Aiuti-bis anche a favore delle Case di riposo, come fatto ad esempio per il settore industriale
Da Il Gazzettino 25 agosto 2022